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Cosa sono?
LIVERPOOL, 9 agosto - La Lazio ha vinto. Anzi ha stravinto, anche se il gol di Voronin è arrivato, come una beffa, in pieno recupero e l’arbitro Marriner ha annullato un gol di Mendicino che sembrava regolare. Ma il tecnico Delio Rossi ad Anfield ha scoperto che il nuovo ciclo della sua squadra potrà essere luminoso come e più di quello precedente.
Sono arrivate le risposte che cercava. La Lazio si è difesa con ordine, non è mai andata in affanno di fronte al Liverpool, terza forza del calcio inglese, semifinalista di Champions nella passata stagione, ha esibito personalità e trame di gioco spumeggianti.
MANCATO IL GOL - È mancato solo il gol, che in buona parte dipenderà nella prossima stagione dal solito Rocchi e dal ritorno di Makinwa, avviato sulla strada del recupero, l’unica altra prima punta in organico. Avrebbe meritato di vincere, centrando l’impresa di prestigio. Mai sconfitta, da quando allena la Lazio, lo aveva fatto sorridere così tanto. «Ero curioso di vedere la squadra di fronte ad un avversario di livello come il Liverpool. Noi siamo indietro di 20-25 giorni rispetto agli inglesi, che tra una settimana cominceranno in campionato e nei preliminari di Champions. Ci tenevo, anche perché era la prima volta che i miei giocatori restavano in campo per più di cinquanta minuti. Hanno saputo soffrire e giocare. Mi è piaciuto lo spirito della Lazio. Peccato per quel gol nel finale. Però mi sembrava giusto dare una soddisfazione a tutti i ragazzini e farli entrare. Hanno sudato tanto in ritiro, si sono comportati bene. E magari non gli ricapiterà più di giocare ad Anfield» ha raccontato Rossi, senza prendersela più di tanto per quel gol di Voronin, su cui Carrizo non ha potuto fare niente. «Potevamo perdere anche 3-0, non sarebbe cambiato il mio giudizio sulla partita. Ho visto la personalità che cercavo nella squadra, lo spirito giusto» ha ripetuto l’allenatore romagnolo.